pareti monovetro

La caratteristica principale delle pareti divisorie serie “VS Glass”, è l'esclusiva presenza di pannelli vetrati dello spessore di 10, 12 o 14 mm, senza telaio, accostati l'un l'altro con l’interposizione di alcuni profili verticali, realizzati in policarbonato trasparente. L’utilizzo dei profili in policarbonato, permette al sistema parete di ottenere una continuità visiva tra i moduli vetrati adiacenti, siano essi in linea o costituenti un raccordo a due o tre vie. La parete può essere anche cieca con l’utilizzo di pannelli in truciolare nobilitato melaminico dello spessore di 28mm, opportunamente rinforzati, inseriti nei profili perimetrali al posto dei pannelli vetrati. Perimetralmente, il collegamento a pavimento e a muro viene ottenuto con un profilo in estruso d’alluminio di sezione 45x30mm, mentre a soffitto avviene, a seconda delle richieste del cliente o in base alla situazione del cantiere, o mediante lo stesso profilo o tramite un estruso d’alluminio di sezione 60x30mm. Il profilo da 60 mm consente una maggiore tolleranza in fase di progettazione ed è adatto a situazioni di cantiere nelle quali l’andamento dei solai sia particolarmente variabile. Tutti i profili vengono fissati mediante l’utilizzo di viti e tasselli di dimensioni adeguate. Il corretto allineamento dei profili durante la posa è garantito da due anelli ricavati nei profili perimetrali che consentono l’inserimento di opportune spine di giunzione in acciaio che danno continuità alla struttura. Il bloccaggio del vetro avviene tramite l’inserimento, tra alluminio e vetro, di una guarnizione realizzata in coestruso plastico. Nei locali dove è previsto un ribassamento con una controsoffittatura sarà cura del committente, predisporre, in corrispondenza della parete, una struttura solida atta all’ancoraggio dello stessa. Se ciò non fosse possibile, viene interposto tra il cartongesso e il profilo in alluminio, un tubolare di rinforzo, di sezione 80x30x2.5, verniciato con polveri epossidiche ad alta resistenza all’abrasione, che ha come scopo principale quello di dare solidità a tutta la parete e impedirne lo spostamento trasversale; viene fissato al solaio in cemento mediante l’utilizzo di tubolari telescopici, viti e tasselli di dimensioni adeguate. Il livellamento e la regolazione dei pannelli vetrati, avviene tramite un regolatore a vite, inserito all’interno del profilo perimetrale inferiore; è azionabile mediante un semplice cacciavite e permette una regolazione di 12mm. Su questo tipo di parete, si possono applicare porte scorrevoli o a battente realizzate in vetro temperato da 10mm, oppure moduli porta, con cerniera a scomparsa, in legno tamburato, di svariate finiture, dello spessore di 43mm. Le porte a battente in vetro, vengono fissate nella parte bassa e alta da una cerniera a sbalzo e verticalmente, in prossimità dei vetri fissi, vengono applicati due montanti, opportunamente sagomati, realizzati in estruso d’alluminio. Le porte scorrevoli, vengono appese al binario di scorrimento, realizzato in estruso d’alluminio, avente sezione 45x37.5 o 60x37.5, a seconda del profilo perimetrale superiore scelto per il progetto, opportunamente fissato alle strutture soprastanti (solai, controsoffitti rinforzati, velette, ecc.), al cui interno scorrono due carrelli realizzati in lamiera verniciata con polveri epossidiche a cui sono applicati cuscinetti in acciaio rivestiti in resina poliammidica PA6. Nella parte sottostante, la porta viene guidata da un pattino, fissato al pavimento, realizzato in poliossimetilene (Delrin). Le porte scorrevoli in vetro sono dotate di maniglione cilindrico verticale, realizzato in acciaio inox con eventuale serratura a pavimento. Le pareti vetrate consentono una partizione a tutta altezza, da pavimento a soffitto; non sono costituite da moduli standard, ma vengono progettate e prodotte di volta in volta, in base alle richieste da soddisfare. Per la realizzazione delle pareti “VS Glass”, siano esse dritte o curvate, viene utilizzato un vetro stratificato con spessori che, in base alle richieste progettuali, possono essere: 5+5 mm, da 6+6 mm o da 6+8, con un potere fonoisolante medio/teorico di 36 dB. Per quanto concerne la resistenza meccanica agli urti, il vetro utilizzato subisce un trattamento di tempra che consiste nel riscaldare il vetro ad una temperatura di 500/700C° e poi

raffreddarlo uniformemente in modo rapido e forzato con getti d’aria in modo da indurre negli strati superficiali tensioni permanenti di compressione. Le eccellenti doti di resistenza alla compressione così acquisite, consentono, ad un vetro temprato, di resistere ad una flessione quattro volte superiore a quella sopportabile da un vetro normale. In caso di rottura, i frammenti sono sempre minuti e quindi poco taglienti; alla luce di queste caratteristiche viene denominato vetro di sicurezza come previsto dalle normative in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro. Il processo d’indurimento termico produce zone diversamente tensionate nella sezione trasversale del vetro. Queste zone producono un effetto birifrangente visibile alla luce polarizzata. Quando si guarda il vetro temprato termicamente, le zone tensionate assumono una colorazione di diversa tonalità, tipo macchie di leopardo. Questo fenomeno è maggiormente evidente in particolari situazioni, dove l’angolazione della luce rispetto al campo visivo dell’occhio umano forma l’angolo di Brewster, condizione in cui la luce diventa polarizzata.I punti di forza possono essere così riassunti:

  • Numero minimo di componenti impiegati (riduzione dei costi, facilità di gestione e installazione)
  • Guarnizioni speciali perché i vetri possano scivolare su di esse in fase di installazione ma ne impediscano lo scorrimento in senso opposto per impedirne la fuoriuscita dai profili (riduzione dei costi di montaggio)
  • I profili di giunzione verticale dei vetri (normalmente in policarbonato trasparente) si possono avere, su richiesta, anche in alluminio brillantato da potersi usare come supporti per attacchi a vite D.4 anche per pesi considerevoli (vedi mensole, quadri….).
  • I profili orizzontali di pavimento e soffitto, essendo monocomponenti (senza copertine)si possono curvare per realizzare le pareti curve. Inoltre questi profili monocomponenti offrono la massima resistenza alle spinte orizzontali dei vetri.
  • Cerniere di nuova concezione e di alta qualità
  • Le porte all’occorrenza si potranno spostare dal loro sito facilmente senza dover smontare i profili a soffitto ( per modifiche)
  • Tempi minimi di lavorazione meccanica dei profili e del loro montaggio data la loro semplicità.
  • Su richiesta, in particolare per affrontare situazioni dove sia richiesta una particolare privacy, è possibile inserire al posto dei vetri tradizionali, , dei vetri stratificati nei quali è racchiuso un film a cristalli liquidi il quale, sottoposto all’azione di un campo elettrico attraverso un interruttore, porta la superficie vetrata, da uno stato di trasparenza a uno stato di opacità totale.